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Francesco Buzzurro
Francesco Buzzurro
Basterebbe la definizione che di lui aveva dato, già molti anni fa, il premio Oscar Ennio Morricone a definire la statura artistica di Francesco Buzzurro: “chitarrista tra i più grandi del mondo perché capace di far fruire a tutti la musica colta”. Inoltre, la grandissima versatilità ha consentito a Buzzurro di sviluppare prestigiose collaborazioni sia con rinomati artisti del panorama nazionale, tra cui Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Gigi D’Alessio, Simona Molinari, Francesco Cafiso, Giuseppe Milici e Roberto Gatto, sia con celebrità internazionali del calibro di Toots Thielemans, Diane Schuur, Arturo Sandoval, Phil Woods, Biréli Lagrène, Sarah Jane Morris, Peter Erskine, Vince Mendoza e simili altri big. Per il musicista taorminese (ma agrigentino d’adozione) le corde della chitarra sono come un taccuino di emozioni su cui annotare le numerose e differenti latitudini che nel tempo hanno regalato al suo strumento ed alla sua sensibilità di artista quello straordinario arcobaleno di suoni, tradizioni e atmosfere che contrassegna il carattere latino e mediterraneo del suo universo espressivo. La tecnica superlativa e l’ampia concezione musicale gli consentono di sfoggiare una smagliante proprietà di linguaggio in qualunque ambito: pagine classiche, standard del jazz, musica brasiliana, tradizione siciliana, tango argentino, swing tzigano, flamenco andaluso, new age e suggestioni etniche di varie parti del globo. Qualità che la dimensione solitaria di questo concerto esalta poiché Buzzurro nella sua chitarra trova ed evoca i suoni ed i colori di un’intera orchestra.
Basterebbe la definizione che di lui aveva dato, già molti anni fa, il premio Oscar Ennio Morricone a definire la statura artistica di Francesco Buzzurro: “chitarrista tra i più grandi del mondo perché capace di far fruire a tutti la musica colta”. Inoltre, la grandissima versatilità ha consentito a Buzzurro di sviluppare prestigiose collaborazioni sia con rinomati artisti del panorama nazionale, tra cui Lucio Dalla, Ornella Vanoni, Gigi D’Alessio, Simona Molinari, Francesco Cafiso, Giuseppe Milici e Roberto Gatto, sia con celebrità internazionali del calibro di Toots Thielemans, Diane Schuur, Arturo Sandoval, Phil Woods, Biréli Lagrène, Sarah Jane Morris, Peter Erskine, Vince Mendoza e simili altri big. Per il musicista taorminese (ma agrigentino d’adozione) le corde della chitarra sono come un taccuino di emozioni su cui annotare le numerose e differenti latitudini che nel tempo hanno regalato al suo strumento ed alla sua sensibilità di artista quello straordinario arcobaleno di suoni, tradizioni e atmosfere che contrassegna il carattere latino e mediterraneo del suo universo espressivo. La tecnica superlativa e l’ampia concezione musicale gli consentono di sfoggiare una smagliante proprietà di linguaggio in qualunque ambito: pagine classiche, standard del jazz, musica brasiliana, tradizione siciliana, tango argentino, swing tzigano, flamenco andaluso, new age e suggestioni etniche di varie parti del globo. Qualità che la dimensione solitaria di questo concerto esalta poiché Buzzurro nella sua chitarra trova ed evoca i suoni ed i colori di un’intera orchestra.
Real Teatro Santa Cecilia
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