Diane Reeves
grande comunicativa, Dianne Reeves ha dimostrato di essere capace di esprimersi anche in altri territori musicali, come pop e rhythm’n’blues, e di saper dialogare
magnificamente con musicisti di ambito assai diverso come Sergio Mendes, Harry Belafonte, Charles Aznavour e Salomon Burke. Vincitrice di vari Grammy
Awards (gli ultimi nel 2006, per la colonna sonora del film “Good night, and good
luck” diretto da George Clooney, e nel 2015, per l’album “Beautiful life”), in
questo ultimo scorcio la cantante di Detroit pare più concentrata sulla grande
tradizione vocale afro-americana, ponendosi nel solco di voci leggendarie quali
quelle di Billie Holiday, Ella Fitzgerald e, soprattutto, di Sarah Vaughan, cui
tempo fa ha dedicato un intenso omaggio discografico. In passato già esibitasi con
la OJS, stavolta Dianne Reeves è col proprio quintetto.
grande comunicativa, Dianne Reeves ha dimostrato di essere capace di esprimersi anche in altri territori musicali, come pop e rhythm’n’blues, e di saper dialogare
magnificamente con musicisti di ambito assai diverso come Sergio Mendes, Harry Belafonte, Charles Aznavour e Salomon Burke. Vincitrice di vari Grammy
Awards (gli ultimi nel 2006, per la colonna sonora del film “Good night, and good
luck” diretto da George Clooney, e nel 2015, per l’album “Beautiful life”), in
questo ultimo scorcio la cantante di Detroit pare più concentrata sulla grande
tradizione vocale afro-americana, ponendosi nel solco di voci leggendarie quali
quelle di Billie Holiday, Ella Fitzgerald e, soprattutto, di Sarah Vaughan, cui
tempo fa ha dedicato un intenso omaggio discografico. In passato già esibitasi con
la OJS, stavolta Dianne Reeves è col proprio quintetto.