Tom Seals & OJS
esuberanza di questo sorprendente artista (elogiato perfino da Elton John) di cui non si sa se apprezzare maggiormente l’istrionica simpatia o le brillanti doti vocali o, ancora, la sbalorditiva naturalezza con cui macina sui tasti del pianoforte irresistibili ritmi a suon di swing, boogie woogie, soul e blues. Le sue performance sono altamente spettacolari e ciò spiega non solo il livello degli artisti con cui collabora, tra cui Gregory Porter, Jamie Cullum e Jools Holland, ma anche il tutto esaurito che i suoi concerti registrano regolarmente ovunque, dal
Ronnie Scott’s di Londra all’Opera House di Dubai. Il confronto con la formazione siciliana diretta da Vito Giordano si preannuncia elettrizzante anche per l’inedito repertorio costituito prevalentemente da composizioni originali dello stesso Seals.
esuberanza di questo sorprendente artista (elogiato perfino da Elton John) di cui non si sa se apprezzare maggiormente l’istrionica simpatia o le brillanti doti vocali o, ancora, la sbalorditiva naturalezza con cui macina sui tasti del pianoforte irresistibili ritmi a suon di swing, boogie woogie, soul e blues. Le sue performance sono altamente spettacolari e ciò spiega non solo il livello degli artisti con cui collabora, tra cui Gregory Porter, Jamie Cullum e Jools Holland, ma anche il tutto esaurito che i suoi concerti registrano regolarmente ovunque, dal
Ronnie Scott’s di Londra all’Opera House di Dubai. Il confronto con la formazione siciliana diretta da Vito Giordano si preannuncia elettrizzante anche per l’inedito repertorio costituito prevalentemente da composizioni originali dello stesso Seals.