Max Gazzè & OJS
poetici ora surreali ora stralunati, Max Gazzè occupa un posto molto particolare nello scenario della canzone d’autore italiana. Tra i primi ad accorgersi del suo
valore era stato Franco Battiato che nel 1995 chiede all’artista romano (ma di padre ragusano) di aprire la tappe del tour “L’ombrello e la macchina da cucire”,
imponendolo così ad un pubblico assai vasto. Da quel momento a Gazzè si schiudono le porta di un successo via via scandito da canzoni come “Cara Valentina”, “Vento d’estate” , “Una musica può fare”, “Il solito sesso”, “Ti
sembra normale” ed altri capitoli presto inseritisi con forza nell’immaginario collettivo.
Canzoni che in questa produzione esclusiva vengono rilette in un’inedita chiave jazz dagli arrangiamenti originali di Antonino Pedone, il quale dirige anche l’orchestra.
poetici ora surreali ora stralunati, Max Gazzè occupa un posto molto particolare nello scenario della canzone d’autore italiana. Tra i primi ad accorgersi del suo
valore era stato Franco Battiato che nel 1995 chiede all’artista romano (ma di padre ragusano) di aprire la tappe del tour “L’ombrello e la macchina da cucire”,
imponendolo così ad un pubblico assai vasto. Da quel momento a Gazzè si schiudono le porta di un successo via via scandito da canzoni come “Cara Valentina”, “Vento d’estate” , “Una musica può fare”, “Il solito sesso”, “Ti
sembra normale” ed altri capitoli presto inseritisi con forza nell’immaginario collettivo.
Canzoni che in questa produzione esclusiva vengono rilette in un’inedita chiave jazz dagli arrangiamenti originali di Antonino Pedone, il quale dirige anche l’orchestra.